Domande e Risposte
Sezione dedicata alle principali domande e curiosità sul mondo delle Wedding Planner e sul mio approccio al lavoro.
Chi sono e cosa faccio.
Sono Katia Florian, abito a Bologna nel bellissimo centro storico medievale e di professione faccio la wedding planner per coppie italiane e straniere.
3 aggettivi che mi descrivono.
Sono ipercritica verso me stessa e gli altri; molto scrupolosa e controllo più volte le cose; rigida negli orari, uso normalmente due orologi e questo è a vantaggio del coordinamento e organizzazione.
Che tipo di persona sono.
Preferisco rispondere con “cosa dicono di me”. Chi mi conosce dice che il lavoro che svolgo mi calza a pennello, che è proprio il mio lavoro. Sono empatica verso le persone e ho la capacità di adeguarmi a ogni situazione. Sono molto attratta inoltre dalle persone di diversa nazionalità.
Come è nata la mia passione.
Partendo dal presupposto che ho un carattere allegro e festaiolo, ogni occasione è buona per fare festa.Questo me lo diceva sempre la mia mamma quand’ero piccola e aveva perfettamente ragione! Ogni ricorrenza infatti è motivo di festeggiamento, che sia un compleanno di famiglia, una festa di laurea o ritrovare una carissima amica dopo tanto tempo.
La massima espressione del festeggiamento sta a mio avviso nel matrimonio. Quindi mi sono detta, perché non fare un lavoro che mi diverte, in cui festeggio e nella gioia degli sposi traggo la maggior soddisfazione e felicità? Da lì poi è iniziato tutto.
Cosa vuol dire per me essere una Wedding Planner.
Vorrei prima dare una spiegazione di cosa fa una Wedding Planner. La Wedding Planner è l’organizzatrice e coordinatrice di matrimoni; una figura professionale molto richiesta oggigiorno dal mercato.
Per me essere una Wedding Planner è un lavoro che ho scelto, duro, che richiede energia, formazione costante, competenze linguistiche e conoscenze di tipo economico. La conoscenza delle lingue straniere perché alcune delle mie coppie sono straniere, quindi mi aiuta molto la mia laurea in inglese e francese. Dicevo, anche l’abilità nel gestire i numeri è fondamentale, in quanto ogni budget economico va rispettato e compreso.
E’ un lavoro che dà tuttavia molte gratificazioni, soprattutto quando arrivano i ringraziamenti degli sposi e dei loro ospiti.
Cosa fa una Wedding Planner? ...E cosa non fa?
Alla prima domanda rispondo velocemente con 3 parole: pianifica, organizza e coordina il matrimonio.
Cosa non dovrebbe fare? Non dovrebbe prevaricare gli sposi , cioè non decidere per loro. Piuttosto orientarli e dare delle linee guida affinché tutto, alla fine, sia perfetto e meraviglioso.
Che stile prediligo? Romantico, moderno, shabby chic.. ?
Il mio stile è puramente elegante e romantico. Non ho una preferenza di stili e credo che ci sia sempre la possibilità di declinarli a ogni esigenza. Se c’è buon gusto, ogni stile può suscitare l’effetto “wow” e sorprendere tutti.
Ho mai rifiutato un lavoro, ad esempio, per uno stile che non rientra nel mio?
Assolutamente no! Dovesse capitarmi un matrimonio con un tema particolare che non conosco affatto, ad esempio, un tema sportivo sulla pallacanestro, beh in quel caso faccio un bel respiro e mi metto in moto. Prendo informazioni sul tema, mi documento e chiedo eventualmente aiuto ad amici e colleghi. Ma non rifiuto mai una richiesta per mancanza di idee o disinformazione.
Rito civile o religioso. Pro e contro di entrambi.
Sinceramente non ce ne sono. A parte il mio orientamento religioso, (sono cattolica) in cui la mia scelta cade per la funzione religiosa, penso che entrambi siano suggestivi ed emozionanti. Si differenziano perché quello religioso ha una durata maggiore (un’ora e più a volte), il rito civile è molto più breve, di solito 10 minuti, con la lettura di una poesia e la proclamazione dell’unione dei due sposi.
In entrambi i casi si può scegliere, all’arrivo della sposa, la marcia nuziale di Wagner e all’uscita degli sposi, il brano di Mendelssohn. E il coinvolgimento da un punto di vista emozionale sarà il medesimo.
Ho un modello di Wedding Planner?
Col rischio di sembrare presuntuosa, mi sento di dover dire che non ho un modello vero e proprio.
Ho piuttosto una persona di riferimento che ammiro e stimo molto. E’ infatti una persona, affermata e conosciuta in questo settore da moltissimi anni, che è molto acculturata, preparatissima e competente, e inoltre molto generosa nell’aiutare ed elargire i suoi preziosissimi consigli. Mi ritengo altresì molto fortunata nell’averla conosciuta e ne custodisco gelosamente il nome.
Da dove traggo le mie ispirazioni?
Attingo a fonti inesauribili di wedding inspiration, ad esempio le mostre d’arte, che metto al primo posto per passione, seguono poi, il cinema, travel e fashion bloggers, chef stellati, le sfilate di moda, le royal families e infine anche le passeggiate che amo definire senza scopo e che regalano spesso nuove idee e risposte a tanti quesiti irrisolti.
Il mio motto!
Anni fa , mentre preparavo un esame di letteratura italiana, mi sono imbattuta in una massima del poeta latino Virgilio: “l’ostinata fatica vince ogni cosa”. Mi sono detta, caspita, ma questa è mia, mi rappresenta! Mi ha colpito soprattutto l’aggettivo “ostinato”, cioè caparbio, come sono io. Da quel momento mi accompagna sempre, in ogni difficoltà o momenti di debolezza.
Quali sono le domande che fanno più spesso gli sposi?
Le coppie di futuri sposi finora incontrate, arrivano e, o sono completamente prive di idee e non sanno proprio come muoversi e cosa scegliere o, al contrario, sono super informate con delle foto di Pinterest di esempi di quello che vorrebbero al loro matrimonio. C’è questa disparità di approccio che accolgo comunque di buon grado.
Qual è la prima domanda che fa una coppia di sposi?
Sovente, la prima domanda è: ci fa avere il preventivo? In un momento di incertezza economica ci sta che il primo pensiero vada al budget e al costo della Wedding Planner. Tuttavia, e purtroppo non è da tutti ancora compreso, un compito dell’organizzatore di matrimoni è quello di proporre dei fornitori che abbiamo un ottimo rapporto qualità-prezzo, oltre a non sforare la spesa prevista per il matrimonio. In sintesi, una scrupolosa attenzione ai prezzi al fine di soddisfare ogni budget disponibile.
Va da sé che sostenere il costo per la Wedding Planner varrà sicuramente la pena, sia da un punto di vista di risparmio (tempo e denaro) che da un punto di vista organizzativo ed emozionale.
Qual è la prima domanda che faccio a una coppia di sposi?
La prima domanda che rivolgo a loro è: “ragazzi, avete già un’idea di come vorreste fosse il vostro giorno più bello? Raccontami il vostro sogno!”
Da cosa si parte per organizzare un matrimonio? Come si sviluppa l’idea?
Essendo una persona molto concreta, parto innanzitutto dalla raccolta di informazioni chiave. Chiedo la tipologia di matrimonio (se religioso, civile o simbolico), la data, il luogo, il numero degli invitati, il budget, lo stile ed eventuale tema o colore preferito.
Non è detto che ci debba essere per forza un tema perché il matrimonio è già un evento tematico di per sé. Se le coppie lo desiderano posso anche preparare un moodboard, che è la cosiddetta tavola di stile (dall’inglese mood “stile” e board “tavola”) che mostra mediante foto, disegni, riviste ecc, il tema, i toni, le suggestioni e colori del matrimonio.
Altra cosa da fare immediatamente è cercare subito la location ed eventuale chiesa dove poter celebrare il matrimonio per evitare delusioni di trovarle già occupate per la data prestabilita.
Destination Wedding in Italy. Cosa ne penso
Negli ultimi anni si assiste a una nuova tendenza che è il Destination Wedding in Italy. I motivi sono molteplici. Innanzitutto perché, secondo me, l’Italia è il paese più bello del mondo, dato anche dalla sua conformazione fisica e paesaggistica. Vedi le isole, Sicilia e Sardegna, i laghi, di Como, Maggiore, del Garda ecc, regioni come Puglia e Toscana e le città d’arte, Venezia, Bologna, Firenze, Ravenna, Roma e moltissime altre ancora. Inoltre l’Italia è famosissima nel mondo per la cucina mediterranea e la varietà di cucine tipiche regionali. Non ultimo, da ricordare, il nostro carattere solare, aperto e disponibile e l’accoglienza che riserviamo agli ospiti che ci contraddistingue fra tutti.
Clichè e luoghi comuni del lavoro della Wedding Planner.
Che alcune Wedding Planner si atteggino a dive e vogliano togliere la scena alle spose è purtroppo una realtà, non un luogo comune! Come dico sempre, la Wedding Planner deve essere “presente” e “invisibile” allo stesso tempo. Nel senso che deve esserci per controllare, coordinare fornitori e situazioni ed evitare che sorgano imprevisti; invisibile, nel senso che non deve essere una presenza ingombrante e invadente, bensì discreta e pronta a ogni necessità.
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